Mascheratura e bruciatura
Per mascheratura si intende il coprire una parte dell'immagine
della stampa mentre si sta stampando la foto definitiva, l'opposto invece
quando si brucia, cioè si riespone alcune zone della stampa che
hanno bisogno di una esposizione supplementare.
Il sistema pratico è procurarsi dei cartoncini su cui ritagliare
delle sagome di forma varia e attaccarli ad uno stelo sottile di filo
di ferro o altro in modo da non interferire con le proprie mani sotto
l'ingranditore durante l'esposizione.
Per le bruciature si prendono dei cartoncini ampi e si praticano al
centro di essi dei fori di forma diversa a seconda del fascio luminoso
che si vuol far passare attraverso.
Ma la cosa più utilizzata di tutte sono le stesse mani dello
stampatore, solo vedendolo all'opera diventa chiaro il concetto di stampa
"manuale"!!
Tuttavia vi racconto una cosa buffa: mi son trovato di fronte un giorno
a una busta di cartone della Ilford con la scritta "Professional
Tools", dentro c'erano le cose summenzionate, pomposamente definite
professionali, erano pubblicizzate così solamente per dare un
motivo ad un acquisto di cui si poteva fare a meno tranquillamente.
La pratica della mascheratura e brucaitura invece è più
complessa della descrizione, e penso non si possa insegnare bene in
poche righe, ma che anzi sia buona regola sperimentare e casomai guardare
una persona stampare.
Gli interventi di stampa poi sono migliorabili con l'uso combinato della
carta con filtratura multigrade, cioè si può stampare
dando un esposizione base con un filtro poniamo contrastato, e poi rifinire
delle aree con una bruciatura spennellata con un filtro morbido.
Le aree più bruciate sono senz'altro i cieli, mentre spesso porzioni
del volto e degli occhi hanno bisogno di una mascheratura. Credo tutti
avete in mente delle stampe dove si nota come aree siano state "manomesse",
ma per me l'intervento in stampa se è fatto bene non deve notarsi.
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