Provino a contatto
Per crearsi in casa un provino a contatto è semplicissimo,
anzi si può dire che non serva neanche l'ingranditore.
Weston amava stampare solo a contatto, per cui molti suoi capolavori
sono stati realizzati in una camera oscura con solo una lampadina al
soffitto.
Perciò basta procurarsi un vetro spesso mezzo centimetro, trasparente,
e dimensionato almeno 24*30 cm e fare un sandwich con sotto la carta
poi i negativi in striscia e ultimo il vetro pulito sopra, si accende
per pochi secondi la luce ed è fatto!
Per comodità si usa la lampada dell'ingranditore, il cui fascio
va abbondantemente messo sopra il sandwich.
Per comodità mi son autocostruito un torchietto
di stampa, o provinatore. Si prende una tavoletta
di legno e sopra la si ricopre di gommapiuma
sottile, si incerniera con del nastro il vetro al legno e si molano
i bordi taglienti con della carta vetrata fine in modo che non sia pericoloso,
la spesa è molto bassa rispetto a prenderne uno già fatto.
Il mio ingranditore lo posiziono con la colonna alta abbastanza da lavorarci
sotto con il provinatore e apro il diaframma del tutto, sfouoco il fascio
di luce per non avere eventuali bordi netti sulla carta dovuti alla
mascherina portanegativo ed espongo per circa 3secondi col timer. Il
provino preliminare mi orienta sul tempo migliore, basta poca esperienza
per capire se abbiamo un negativo molto denso che ha bisogno di più
luce per il provino.
Si sceglie un tempo medio che faccia apparire giuste la maggiorparte
delle esposizioni, ma su 36 può capitare che alcune siano troop
chiare o troppo scure per qualsiasi motivo, allora ritaglio una striscia
di carta e rifaccio i negativi venuti male, poi a provini asciutti incollo
sopra i fotogrammi neri pesti o bianchi abbacinanti i loro provini corretti,
senza dover rifare tutto un intero provino.
Ma questo è un trucco di emergenza, non è la prassi trovarmi
con simili correzioni da fare, può capitare invece quando i negativi
non sono dello stesso rullo, come per esempio le lastre singole dove
uno sviluppo dedicato per ogni lastra determina sbalzi maggiori tra
una lastra e l'altra.
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