La gamma tonale.
Allora una volta che la gamma tonale del soggetto in ripresa è
conosciuta, e
volendo ovviamente far si che questa sia ottimamente restituita in tutte
le
sue sfumature sulla foto, cosa si può fare di più che
la diapositiva non fa?
Bene, si può fare la foto con una pellicola negativa, a colori
o in bianco e
nero.
Vi dico anche che le pellicole più sensibili sono più
hanno un ampia
capacità di restituire la gamma tonale, sempre che le si sappia
usare,
questa capacità delle pellicole si chiama Latitudine di Posa,
e può essere
variata con gli sviluppi, mi chiederete perchè non si fa la stessa
cosa con
la diapositiva, vi dico che ciò non è possibile per il
fatto che variare un
parametro ne influenza tutti gli altri e siccome nel caso della diapositiva
è l'originale che viene guardato, esso potrebbe avere per esempio
delle
variazioni cromatiche non fedeli indesiderate, questo invece si può
controbilanciare nel momento che si stampa un negativo, essendo la stampa
l'immagine finale (rimaniamo in fotografia chimica e non digitale ora)
Il procedimento di estensione o contrazione della gamma tonale
che ha più successo è quello del biancoenero, dove non
ci sono tutti i
vincoli del trattamento a colori, ed è anche più semplice
attuarlo.
Vengono citati poi molti buoni metodi e trucchi per arrivare a risultati
simili tra loro.
Un fatto importante è anche che solo in biancoenero abbiamo le
carte
fotografiche di contrasto variabile dall'operatore, mentre su quelle
a
colori si può intervenire solo sul bilanciamento dei colori e
sulla
esposizione, ottenendo cioè la foto tutta più chiara o
tutta più scura o cromaticamente
si può intervenire per correggere una dominante
cioè aggiungendo il colore opposto diminuisce la dominante...
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