O
v e r e x p o s e d
& U n d e r d e v e l o p e d |
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Tecnica di ripresa col grande formato.
Come è stata realizzata questa foto?
Dati di ripresa:
f/22
T: 1/2sec
Pellicola 10*12 Kodak E100S
Obiettivo 180 Rodenstock
Fotocamera Arca Swiss 4'x5'
Sviluppo E6 standard
Ho scelto di realizzare questa foto durante il sopralluogo pomeridiano
alla cava di sabbia sommersa,
ho pensato che la luce migliore per realizzarla sarebbe stata o di mattina
presto o di sera al tramonto. Durante il sopralluogo non ho neanche preso
la briga di estrarre la fotocamera da dov'era, ma mi son limitato a scrutare
i punti di ripresa potenziali. Quando si inquadra col banco si hanno diverse
composizioni prospettiche diverse rispetto a usare fotocamere senza movimenti,
questo permette una maggior creatività e potenzialità di inquadratura.
Una volta deciso quando e cosa, mi son sentito libero di passare il resto
del pomeriggio altrove in attesa della luce buona.
Sono tornato alle sette e mezza di sera, sapendo che il tramonto arriva circa
a quest'ora, ho posizionato il banco nel punto e all'altezza da terra da poter
inquadrare una porzione di primo piano a sinistra con dei fili d'erba e comprendendo
nell'inquadratura gli alberi e il garage, la scelta è stata per usare
un obiettivo cosiddetto "normale" per il formato, e la pellicola
a colori diapositiva, invece che bianco e nero. Una scelta possibile col grande
formato è di scegliere che pellicola usare per ogni scatto, senza sprecare
rullini interi, e poi di svilupparla singolarmente.
La scelta del diaframma 22 ha imposto un tempo abbastanza lento, ciònon
ha influenzato lo scarto di reciprocità, allungandone ulteriormente
la posa. Questo calcolo non è matematico, ma va formulato secondo ogni
pellicola e ogni tempo di esposizione, di solito sopra il mezzo secondo si
deve operare una qualche compensazione. Io preferisco non aprire il diaframma,
ma compensare col tempo per mantenere la nitidezza necessaria. La standarta
anteriore è basculata leggermente in avanti, per permettere di avere
maggior profondità di campo, impensabile altrimenti con un 180 mm non
si potrebbe avere mai tutto a fuoco da tre metri all'infinito a f/22. Per
l'esposizione mi sono avvalso di un esposimetro spot di 1°, cercando di
avere una lettura che non si scostasse di più di 2 EV dalla media,
sulle alte luci come sulle ombre.
Fatta l'esposizione e segnati i dati cui sopra, ho dato a sviluppare al laboratorio.
Il risultato è stato una diapositiva correttamente esposta, lo scanner
ha potuto acquisirla, senza far poi troppa fatica di ritocco digitale.
Il file è stato di circa 32 Mb a 48 bit, poi ridotti moltissimo in
Jpg per poterne postare su web il risultato, una leggera maschera di contrasto
ha aumentato il dettaglio perso nella compressione Jpg.
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