Questa foto è stata realizzata in collaborazione col mio amico Giuliano.

La ripresa era apparentemente semplice dal punto di vista visivo, ma difficile da realizzare da un punto di vista dei movimenti del banco, il soggetto si estendeva molto in profondità, dapprima è stato usato il basculaggio dell'asse verticale, in modo da migliorare la nitidezza delle teste delle statue secondo la linea immaginaria che le unisce e finisce nel bordo a destra, sul muro.

L'effetto è evidente, il fondo è stato così artificiosamente sfuocato sulla destra, dove interferisce di più con la statua, mentre a sinistra ritorna nitido e visibile il pattern dei mattoni.

Nella scelta dell'inquadratura si è dovuto poi decentrare molto la standarta anteriore, per far rientrare alcuni dettagli dello sfondo in modo da non farli interferire otticamente con i soggetti in primo piano e renderli simmetrici al centro dell'inquadratura, la cosa è stata possibile dal fatto che il cerchio di immagine dell'obiettivo è molto generoso, di fatto non ho notato alcuna perdita di nitidezza ai bordi, nè una caduta di luce, la resa poi del dettaglio è come sempre superba e resa ancora più accentuata la texture dallo sviluppo.

Visto l'uso del lungo fuoco ho optato per un diaframma abbastanza chiuso, qui non c'è il problema della posa lunga.

Abbiamo compreso mentre inquadravamo che lo stesso obiettivo montato su una folding Shen Hao avrebbe avuto delle limitazioni di movimento, soprattutto il decentramento anteriore sarebbe stato impossibile da fare con così agio, anche dovuto al limite del soffietto di questo apparecchio che è più corto di fatto di quello standard di un banco ottico.

Questo soggetto semplice si avvantaggia molto nella visualizzazione su web, è facile dare l'impressione di tridimensionalità di soggetti con texture, mentre un paesaggio ricco di dettagli minuti o soggetti con contrasti elevati risultano mortificati, da una visione su monitor.