Questo scatto l'ho doppiato, nel senso che ne ho scattato una versione in bianco e nero; ho usato un filtro rosso 25 col polarizzatore, per il resto è assai simile all'altra a colori, se non per l'ombra all'interno, nella foto a colori si nota il banco ottico col panno, mentre nella bianco e nero ho la shiluette intera con in mano il volet e l'altro braccio sullo scatto flessibile. Il perchè delle ombre è presto detto: a quell'ora di sera le ombre sono assai lunghe, e per inquadrare il soggetto "pulito" da intralci quali i fili della ferrovia e altro ho scelto un punto di ripresa abbastanza basso col grandangolo. Le ombre poi mi sembra che non disturbino se sono logiche.
Ho voluto dare attraverso la ripresa col grandangolo una vivacità data dalle linee dei pali di legno e dal tronco sulla sinistra, e scurire il cielo, saturare i colori già un po' caldi per l'ora.
Credo che la sabbia e il legno bianco siano più efficaci in bianco e nero (vedi foto del tronco), mentre la versione a colori offfre uno sguardo a monitor più facilmente godibile. Molto spesso il bianco e nero soffre di restituzione dei toni di grigio dovuto perlopiù al fatto che lo sviluppo della lastra per me è ottimizzata per ottenere una ottima stampa su carta con l'ingranditore a luce diffusa, mentre lo scanner ha difficoltà a gestire dinamiche ampie, ombre scure e alte luci bruciate, come anche la visione a monitor.