O v e r e x p o s e d
&
U n d e r
d e v e l o p e d

 

Ripresa fotografica


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Lo scarto di reciprocità.

Partiamo col dire che la maggiorparte di chi fotografa sa che per impressionare la pellicola si deve dare una giusta quantità di luce ad essa, e i metodi per farlo sono semplicemente due: aprire o chiudere il diaframma
e aumentare o diminuire il tempo di esposizione.
Si hanno delle progressioni geometriche nella scala dei diaframmi tali che ad un f/stop successivo si raddoppia la luce che passa attraverso di esso, semplicemente perchè l'area del foro del diaframma raddoppia:
f/1.4, f/2, f/2.8, f/4, f/5.6, f/8, f/11, f/16, f/22, ...etc.
Identica cosa si ha con i tempi di esposizione, si ha una scala di tempi in cui ciascun tempo viene distanziato dal precedente raddoppiando :
1", 1/2,1/4, 1/8, 1/15, 1/30, 1/60, 1/125, 1/250, 1/500...e così via.
Così se vogliamo scattare una foto e si vuole scegliere un diaframma più aperto si compensa con un tempo più veloce, e viceversa.
Questa che vi ho descritto è la legge di reciprocità dell'esposizione.
Tutte le pellicole riescono a soddisfare la legge di reciprocità quando rientrano nel range di tempi compresi tra 1 secondo e 1/10.000 di secondo.
Cosa avviene con tempi più lunghi di un secondo?
Il primo effetto che abbiamo è una riduzione della sensibilità della pellicola stessa, che perciò ha bisogno di un incremento di esposizione: aumentare il tempo è la cosa più semplice quando si voglia ancora avere dei dettagli a fuoco e usare diaframmi perciò mediamente chiusi, tanto più che di solito si scatta sempre con l'apparecchio saldamente fermo sul cavalletto quando le pose arrivano a superare un secondo.
Alcune specifiche pellicole possono esser esposte fino a tempi di tre/quattro minuti senza incorrere in nessun problema.
In questo ambito le pellicole che sono tarate per luce a tungsteno (3200°K) sono costruite apposta per esser le più tolleranti. Paradossalmente usando alcune pellicole di media o alta sensibilità (100-400ISO) possono esser più critiche le lunghe esposizioni, e perciò la scelta di quale pellicola utilizzare è data dalla sua capacità di mantenere la sua sensibilità nominale anche con pose lunghe.
E'da sfatare che di notte bisogna usare obbligatoriamente pellicole di alta sensibilità !
Un altro effetto che ne discende è l'aumento del contrasto. E' facilmente comprensibile se pensiamo ad una scena notturna dove ci siano zone illuminate da luce artificiale, i lampioni per esempio, e zone poco illuminate.
Avremo in una scena aree in cui una esposizione rientra nella legge di reciprocità ed aree che invece si discostano di molto, ciò determinerà una correzione dell'esposizione per esporre correttamente le ombre, ma di conseguenza otterremo una sovraesposizione delle aree illuminate. In questo caso si interviene se si può con uno sviluppo che riporti il contrasto a livelli accettabili per poter stampare bene una foto.
Molti esempi di questo li potete vedere nei miei paesaggi notturni, dove noterete che il livello di contrasto è risultato abbastanza contenuto.


 

Le case costruttrici di pellicole pubblicano le tabelle di correzione dello scarto di reciprocità. Qui di fianco ho segnato tre esposizioni cerchiate di rosso, e ho riportato a sinistra i tempi corrispondenti cui esporre le pellicole per correggere lo scarto di reciprocità.
Ad esempio potrete vedere che una esposizione di 15" diventa di un minuto circa.
Siccome l'errore in cui si incorre con tempi lunghi è minimo, se si volesse dare un'esposizione di 90" invece che di 55"si sarebbe aumentato solo di circa mezzo stop l'esposizione totale. Un errore ininfluente ai fini pratici per una pellicola negativa. Mentre se si dimezzasse il tempo a soli 30" si commetterebbe una sottoesposizione di uno stop intero, un caso da evitare in simili situazioni.

 

Il tempo di sviluppo dei negativi bianco e nero va ridotto di conseguenza all'aumentare del tempo di esposizione, e secondo i test che si possono fare nella propria camera oscura sono circa questi riportati a fianco. Tali valori cambiano da pellicola e pellicola, e anche con l' utilizzo di diversi tipi di sviluppo .

 

Esposizione da 1" a 10" = - 10%

Esposizioni tra 10" e 100" = -20%

Esposizioni> 100" = - 30%

 

 

 

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